“Gigio” Donnarumma, un prescelto capace di conquistare la maglia del Milan a soli 16 anni e a 17 quella della Nazionale. Non a caso in molti parlano di lui come l’erede designato del grande Gigi Buffon. Un percorso e una storia personale che non lascia indifferenti, una di quelle che è bello sentire e raccontare, ricca di emozioni, quelle stesse emozioni che ci ricordano quanto sia unico lo sport.

Ma lo sport è come la vita: basta spesso un attimo o una scelta per cambiare tutte le dinamiche. E chi fino al giorno prima era l’idolo di una curva può improvvisamente diventare l’antieroe della nostra storia.

È bastata l’ufficialità da parte di Mino Raiola, agente di Gigio, della volontà di non rinnovare il contratto con il Milan a scatenare le ire dei tifosi rossoneri, traditi di un amore e di una fiducia che avevano dato in modo genuino e incondizionato. Un cambio radicale che ben si denota analizzando i tanti contenuti che sono apparsi sul web e sui social.

Donnarumma, parola al web

Oltre 111mila i contenuti lato Italia sui social dal 1 Gennaio ad oggi riferiti a Donnarumma. Di questi, ben 57mila sono stati pubblicati nell’ultima settimana, con un vero e proprio boom dato dall’annuncio di Raiola.

Gli altri picchi, ben meno rilevanti, vanno invece a coincidere con i big match del campionato, Juventus-Milan su tutti.

Il sentiment della rete prima del “fattaccio” rinnovo era per lo più in bilico tra positivo e negativo. A incidere, nel bene e nel male, sono ancora gli scontri con la Juve e le tante polemiche annesse. Se i tifosi del Milan hanno visto positivamente la rabbia e la dura presa di posizione di Donnarumma, quelli bianconeri ne hanno tratto un atteggiamento eccessivo per un ragazzo giovane e che per loro deve ancora dimostrare tutto.

Impatto negativo anche per le prestazioni con il Napoli (non impeccabile) e per la “papera” commessa contro il Pescara.

Il sentiment post annuncio di non rinnovo

La musica cambia nettamente nel mese di Giugno con le ormai note dichiarazioni di Raiola. Sui social si è scatenato un tam tam incredibile, aumentando a dismisura i contenuti su Donnarumma e la sua scelta.

Scatenati ovviamente i tifosi del Milan che non perdonano a Gigio questo dietrofront che pare tanto un tradimento verso la squadra che lo ha cresciuto e fatto diventare ciò che è. Poche le squadre che avrebbero dato al giovane portiere la possibilità di essere titolare alla sua età. Un sentiment reso ancora più amaro dalle passate dichiarazioni e prove di affetto che il giovane Gigio aveva mostrato alla maglia (si ricordi il bacio alla maglia contro la Juve).

In un attimo il popolo milanista ha visto quello che sarebbe dovuto essere il loro simbolo per i prossimi 10/15 anni ripudiare la maglia amata, preferendo le possibilità e i soldi di altri lidi.

Il fattore soldi è una delle altre questioni che hanno scatenato il web. In tanti non perdonano a Gigio il rifiuto, a questa età, di un contratto del genere (si parlava di una proposta a salire sino a 5milioni all’anno). Una motivazione che trova appiglio non solo nei tifosi milanisti. “Dollarumma”, il nome ironico dato a Gigio, non è più il simbolo bello del calcio italiano, ma il peggior esempio del calciatore moderno che pensa solo ai soldi, troppi soldi, e che non riesce a considerare minimamente altri valori.

Un giudizio fin troppo netto per Donnarumma, prima di tutto un professionista, ma che certamente ha condizionato gran parte dei contenuti apparsi nell’ultima settimana.

Non mancano anche parole molto dure sull’altro protagonista della vicenda, quel Mino Raiola visto sempre più come uno dei principali colpevoli del mancato rinnovo. Un ruolo di “cattivo” che non veste per la prima volta e che trova gran parte del suo fondamento nella sua continua ricerca dell’affare economico. Raiola appare infatti nella word cloud.

Tra i topic collegati sempre forte la presenza di Raiola e, ovviamente, del Milan. Fanno capolino altri argomenti connessi molto curiosi, fra tutte la partita dell’Under 21 contro la Danimarca, in cui Donnarumma è stato contestato da un Milan Club Polacco. Il lancio di dollari finti verso il portiere ha trovato un vasto eco su stampa e social.