NBA Finals: il pronostico del web

NBA Finals: il pronostico del web

Per un grande appassionato di sport e basket il le prossime settimane non saranno certo “normali”. Le NBA Finals non sono un semplice evento, sono l’EVENTO. Ancor di più quest’anno che paiono appassionanti e attese come non mai. I campioni in carica, i Clevaland Cavaliers del buon Lebron James contro la squadra dei record, i Golden State Warriors degli splash brothers. Una finale immaginata e sognata fin dall’arrivo nella baia di Kevin Durant, in missione per vincere finalmente quell’anello che lo porterebbe, come merita, tra i grandissimi.

L’arrivo a queste finali è stato per entrambi poco più che uno scrimmage, con sweep a ripetizione. Segno sì di una NBA sempre meno competitiva, ma anche di due squadre che, ad oggi, sono l’assoluta eccellenza.

Non potevano mancare le chiacchiere in tema anche al Social Bar Sport, subito diviso tra chi vede la conferma dei Cavs e chi il ritorno all’anello di Curry e soci. Ma sapete, a noi piace andare oltre le discussioni e farci accompagnare dai dati.

NBA Finals: parola al web

Oltre 490 mila i contenuti sul tema NBA Finals dal 1 al 27 Maggio. Basta un occhio ai topic connessi al tema Finals per capire di più su questo evento.

nba finals

In evidenza il sondaggio di Sportscenter, nota trasmissione sportiva tv americana, ma soprattutto la netta predominanza di topic pro Cleveland.

Guardando i termini più utilizzati invece, sono gli hashtag ufficiali #nbaplayoff e #nbafinals a dominare la scena.

Anche qui in maggiore evidenza i Cavaliers. Compaiono anche alcuni caratteri cinesi, segno della totale globalizzazione dello show NBA.

NBA Finals: chi vincerà per il web

Ma arriviamo alla parte più importante: chi è il favorito al titolo per popolo web? Vediamolo assieme.

Sarà la sicurezza del campione in carica, il roster migliorato o probabilmente il Lebron James formato Superman dei Playoff: Cleveland raccoglie l’ampio consenso del web (67%). Andamento segnato dalle vittorie delle due nei playoff ovviamente. I picchi più rilevanti per i Cavs sono successivi a gara due con Boston, dove, anche a causa del forfait di Thomas, parevano dei rulli compressori.

Un parere che pare senza appelli, ma non scordiamo mai che il web è volubile e proprio come le chiacchiere nei bar segue vittorie e convinzioni. Più ci avviciniamo alla palla a due e più il risultato torna ad appaiarsi, quasi in attesa della certezza del campo.

Se infatti ripetiamo l’analisi dal 22 al 27 Maggio a dominare è la parità, con un lieve vantaggio pro Golden State (51%). Come detto, il pathos dell’attesa sembra fermare ogni parola da bar.

Non ci resta quindi che sedersi ed aspettare l’inizio di questo grande spettacolo. Magari con una bella birra in mano… offre il Social Bar Sport.

Giro d’Italia: voce al web

Giro d’Italia: voce al web

Il Giro d’Italia è orami parte integrante della storia italiana. Un evento che va ben oltre il semplice sport, toccando emozioni, mode, costumi e racchiudendo nelle gesta dei suoi protagonisti uno spaccato della società italiana. Le imprese di Coppi, gli scatti di Bartali, le vittorie di Moser sono parte indelebile dell’immaginario collettivo nazionale.

Proprio per questo la partenza del Giro numero 100 non può essere semplice ciclismo. Un’anniversario che merita le attenzioni (e i contenuti) del popolo web e che noi di Social bar Sport siamo pronti ad analizzare.

#giro100: oltre 33mila contenuti sul web Click To Tweet

Giro d’Italia, cosa dice la rete

Dal 3 al 20 Maggio, periodo dell’analisi, abbiamo riscontrato oltre 33 mila contenuti. Una diffusione degli stessi che dopo il boom iniziale, legato alla partenza, cresce o diminuisce a seconda della tappa. Ovvio che gli arrivi in salita (Etna e Oropa) creino più buzz di quelli in volata.

“Classici” i topic collegati alle discussioni sul Giro: si va dalla celeberrima “maglia rosa” al passaggio della corsa, arrivando al doveroso ricordo del centenario. Molto presenti anche alcuni trai principali protagonisti della corsa: Nibali, Greipel, Quintana, Domoulin.

Tematiche che si ripetono anche nella word cloud, ovvero nelle parole che maggiormente sono state usate nei post sul Giro d’Italia.

Giro d’Italia, i principali protagonisti

Andando ad analizzare gli atleti più citati troviamo ovviamente i tre protagonisti di questo Gito: Nibali (1.593 contenuti), Quintana (1.240 contenuti) e Dumoulin (1.017).

Nibali

Quintana

 

Dumoulin

I dati su Nibali sono ovviamente più distribuiti, scaturiti dai tanti tifosi e dal suo essere considerato da tempo uno dei favoriti. Quintana, dal canto suo, ha un picco legato alla vittoria ottenuta sull’Etna.

I contenuti su Dumoulin, inesistenti nel pre e inizio Giro, sono poi scoppiati con le grandi prestazioni del ciclista olandese. La vittoria della crono in Umbria e poi l’eccezionale impresa ad Oropa hanno fatto la differenza anche lato digital.

Giro d’Italia, il sentiment della rete

Qual è l’opinione del web su questo #giro100? Andiamo a vederlo nel dettaglio.

A dominare il sentiment NEUTRO (68%), per lo più guidato da news ed informazioni connesse al tema Giro (passaggio corsa, risultati, ecc).

Segue un buon 21% di sentiment POSITIVO. La corsa rosa piace e piacciono soprattutto le sfide nelle tappe più emozionanti e combattute. Non certo un caso. Gli arrivi in montagna restano un driver rilevante di positività e apprezzamenti.

#giro100: il sentiment degli utenti è positivo Click To Tweet

Il sentiment NEGATIVO risulta molto basso (11%), con tematiche connesse al Giro, ma non direttamente legate alla corsa. Tra queste vanno segnalati i due casi di doping scoperti poco prima della partenza e la caduta di Geraint e Landa causata da una moto della Polizia.

Molte critiche arrivano anche per la copertura Tv dell’evento effettuata dalla RAI. Questo topic regala tra l’altro dei contenuti molto ironici.

Juventus, l’evoluzione del parere del web su Allegri dalla firma ad oggi

Juventus, l’evoluzione del parere del web su Allegri dalla firma ad oggi

C’era  un tempo in cui Allegri non era l’allenatore tanto amato dal popolo juventino che è oggi. Un cambio di pensiero che trova linfa nelle grandi vittorie, italiane e soprattutto estere, che la Juventus dell’allenatore livornese ha raccolto dall’estate 2014 ad oggi.

Almeno così ci raccontavano stampa e umori del tifo bianconero, ancora legate alla squadra di Conte e poco convinte da una scelta che, all’epoca, pareva di ripiego. Un allenatore esonerato dal Milan e che più di una volta aveva avuto scontri forti con il mondo bianconero (vedi il caso del gol Muntari).

Non certo un nome da “big”, forse il più adatto tra quelli liberi. Una scelta, non dimentichiamolo, che fu necessariamente fatta “di corsa”, date le dimissioni improvvise di Conte e il loro essere molto a ridosso dell’inizio della nuova stagione.

Ma è davvero così? Anche questa volta l’analisi delle conversazioni web ci vengono in contro.

Annuncio e primo periodo alla Juventus (16 Luglio – 16 Agosto 2014)

Quando una squadra come la Juventus cambia così improvvisamente e inaspettatamente l’allenatore non può che scoppiare una vera tempesta di contenuti online. Tifosi, appassionati, giornali, siti specializzati nessuno può rinunciare a dire la propria sul caso. Sono infatti più di 15mila i contenuti sul tema Allegri solo nella giornata del 16, quella dell’annuncio ufficiale.

Il sentiment conferma quanto detto: Allegri non era opzione amata dai tifosi. Inequivocabili i dati: il 76% dei contenuti trovati è infatti negativo.

Una scelta improvvisa e poco condivisa dati i trascorsi del mister. I trascorsi milanisti e le polemiche, ma non solo. L’ombra pesante di un ciclo vincente come quello di Conte, capace di riportare la juventinità ai fasti di un tempo.

Analizzando i topic connessi al tema Allegri, risultano preponderanti quelli legati alla “notizia”, al cambio di allenatore. Non mancano anche qui richiami alla insoddisfazione degli utenti: “Tifosi contestano Allegri”, “Contrari solo quelli Juventini” solo per citare i principali.

Ancora più eloquenti le parole più utilizzate nei contenuti che parlano di Allegri: l’hashtag #noallegri ha avuto una certa rilevanza e segna una, non tanto velata, polemica con la società.

Ma vediamo alcuni di questi contenuti negativi:

 

Vittoria del primo scudetto e conquista finale Champions League (1 Aprile – 31 Maggio 2015)

Allegri non si è mai fatto condizionare dal parere dei tifosi, convinto di poter cambiare il trend grazie ai risultati. E quelli non sono certo mancati già nel primo anno. Subito lo Scudetto e poi la conquista della finale di Champions dopo aver eliminato il grande Real Madrid del santone Ancelotti.

Che i tifosi fossero volubili si sa, ma che lo fossero sino a questo punto no. Il parere del popolo web è completamente ribaltato rispetto all’inizio dell’avventura di Allegri. Il netto sentiment negativo fa ora spazio a quello positivo che tocca un rilevante 39% (+29% rispetto al Luglio 2014). Le critiche sembrano sparire (o quasi) con un ben ridimensionato 11%.

I picchi più rilevanti dal 4 Maggio in poi, giorno della vittoria dello scudetto, mentre nell’avvicinarsi alla finale di Champions di inizio Giugno si fa spazio il sentiment neutro dei contenuti giornalistici.

Una positività che resiste anche alla delusione della finale di Champions persa contro il grande Barcellona.

Cambio di rotta che si ripercuote anche nei topic connessi, sempre più all’insegna della convinzione su Allegri e dei risultati ottenuti.

La crisi dell’Autunno 2015 (23 Agosto – 28 Ottobre 2015)

L’inizio del campionato 2015/2016 porta con se la prima (e forse unica) crisi della gestione Allegri. Una serie di risultati negativi che portarono la Juve ben lontana dalla vetta e che la costrinse alla grande rimonta che ormai è storia.

Anche questo periodo ci conferma quanto siano i risultati il vero barometro che segna i destini di un tecnico. Nonostante la grande stagione appena conclusa sono bastate poche sconfitte per spegnere nuovamente gli entusiasmi.

Nessun ritorno di fiamma per i critici, quanto più una limitazione dei contenuti positivi, tanto che a dominare l’analisi sono le conversazioni neutre, per lo più news e notizie. Pochi mesi è il 39% positivo scende ad un misero 8%.

Un sentiment che nemmeno la grandiosa rimonta e il girone di ritorno da record riescono a far lievitare nuovamente.

Il campionato ed il cammino in Champions League 2017 (11 Aprile – 11 Maggio 2017)

È indubbio quanto il 2017 sia stato unico per Allegri e la Juventus. Un campionato dominato ed un cavalcata pazzesca in Champions con lo scalpo di club come Barcellona e Monaco. Una consacrazione sportiva per Max Allegri, quanto mai artefice riconosciuto grazie anche all’adozione di schemi ed una solidità e convinzione di gioco mai vista (non a caso la Juve è prima nel ranking UEFA).

Tutto splendido, ma poco evidente nelle conversazioni online. Nonostante tutto questo il sentiment resta intorno ad 7%, poco per quanto fatto e dimostrato. Ma a volte il miglior segno di positività è l’assenza di critiche. Questo pare il caso, con il sentiment negativo che si assesta al minimo sindacale, l’1%.

I critici sono ormai storia vecchia e probabilmente gli ammiratori sono assuefatti alle vittorie di Max, dandole, quasi, per normalità. Dominare ha anche i suoi lati negativi.

Conclusioni

L’analisi ha senza dubbio confermato che per Allegri la vita da allenatore della Juventus non è stata subito facile. Un inizio difficile che ha dovuto rimediare a suon di vittorie e che lo ha portato, già alla fine del primo campionato, a zittire critiche e ottenere tante parole di elogio.

Non deve stupire il sentiment positivo abbastanza limitato di questo ultimo periodo: anche a fronte di risultati straordinari non bisogna mai scordare che sul web è sempre più facile (e preferibile) criticare. Come già detto, il risultato più netto è la quasi sparizione dei detrattori.

Inter: il sentiment della rete su Pioli e il nuovo allenatore secondo il web

Inter: il sentiment della rete su Pioli e il nuovo allenatore secondo il web

Che per l’Inter non sia un grande periodo ci vuole poco a dirlo. Parola di appassionato (ma sconsolato) tifoso. Pare che ormai la stagione si trascinerà tra un risultato negativo e l’altro, nell’attesa del (ennesimo) cambio di rotta (e di timoniere).

La bella, e per un periodo vincente, avventura di Stefani Pioli è ormai, notizia dell’ultima ora, naufragata nell’impossibilità di raggiungere quei possibili obiettivi sino a qualche partita fa. La perdita di quei pochi stimoli rimasti hanno infatti avuto un effetto nefasto su una squadra al limite dei nervi, una squadra a cui manca forse ancora troppo per accomodarsi al salotto buono, quello del calcio che conta.

Pioli: l’opinione del web

Sconfitte e prestazioni opache che portano con sé numerose critiche a Stefano Pioli, un allenatore che non pare aver mai convinto il popolo interista e che adesso è costretto ad affrontare tutte le difficoltà di una situazione tornata, come nel periodo De Boer, esplosiva. Ma cosa pensa realmente il popolo web di Pioli? Vediamolo insieme.

@inter: ecco l'opinione del web su #Pioli Click To Tweet

Analizzando gli ultimi mesi si evidenza un sentiment altamente negativo, figlio sì dei pessimi risultati ottenuti ultimamente, ma anche e soprattutto di una scarsa convinzione sempre presente.

Opinioni negative che sono infatti sì cresciute da Gennaio ad oggi, ma che a voler ben vedere sono sempre state nette e rilevanti. Traducendo possiamo dire che le sconfitte sono una conferma, non certo la causa. Vale comunque la pena valutare in dettaglio il sentiment dal 1 Aprile. Come si può notare l’aumento è difatti minimo.

Analizzando la Topic Wheel, i principali argomenti collegati, possiamo individuare immediatamente alcuni punti interessanti.

La presenza di Ausilio, principale dirigente interista sia per le sue tante dichiarazioni di rito, am soprattutto per il suo essere identificato dai tifosi online come uno dei principali artefici della pessima stagione in corso.

Particolare anche la rilevanza di Eaarlotta, alias @EaArlotta, appassionato tifoso interista fortemente critico con Pioli e società. Un utente non celebre ne “forte” a livello di follower, ma che è riuscito con diversi Tweet a generare molte interazioni.

Geograficamente se la distribuzione dei contenuti è orientata alla Lombardia e a Milano è altrettanto vero che c’è comunque uniformità e diffusione su tutto il territorio italiano, dimostrazione della diffusione della fede interista.

Inter: il nuovo allenatore per il web

Con il malcontento strisciante sin dalla sua nomina ed esploso con gli ultimi pessimi risultati, era ovvio aspettarsi il toto panchine. Un susseguirsi di nomi che si contendono, per ora solo virtualmente, il ruolo di prossimo allenatore dell’Inter. I nomi, anche online, sono quelli che a tempo circolano sulla stampa di settore: dal sogno Conte, all’amato ex Simeone alla sicurezza Spalletti e, perché no, una possibile riconferma di Pioli (possibile fino all’esonero di ieri sera).

@inter: chi vede il web come prossimo allenatore? Click To Tweet

Un tema che accende i tifosi e che non ha fatto mancare la spinta alle conversazioni su web e social. Ma lasciamo parlare i dati e vediamo chi incorona il popolo web..

Analizzando il periodo che va dal 1 Aprile al 7 Maggio per i tifosi la prima scelta è il sogno Conte (37%), dominatore in patria ed ora anche in Premier con il Chelsea. Un’opzione certo complessa, ma poco interessa ai tifosi che vedono in lui una possibile svolta ad anni, sportivamente parlando, tremendi.

Pare incredibile visto gli ultimi tempi, ma al secondo posto di questa classifica c’è Stefano Pioli con il 22%. Per molti sono le buone prestazioni dei primi mesi, per altri la consapevolezza che o si riesce a prendere un big (Conte) o meglio restare con lui. Il rischio per it tifosi è prendere un altro allenatore non di prima fascia.

Segue la scelta più razionale e, forse, facile. Spalletti è un profondo conoscitore del calcio italiano capace di ottimi risultati alla guida della Roma. Un nome molto concreto quello del tecnico toscano, ormai pare al capo linea in quel di Roma.

Ultimo un altro nome difficile, ma che infiamma: Diego Pablo Simeone. Una figura che piace ai tifosi per il suo passato nerazzurro e gli ottimi anni in quel di Madrid, sponda Atletico. Visto l’affetto dei tifosi e la posizione della stampa è un nome che poteva certamente raccogliere un miglio risultato.

Una cosa è certa: la vicinanza dei tre mister dopo Conte ci racconta che, al di là del miraggio del ex Ct della nazionale, vive il dubbio e l’incertezza.

Interessante soffermarsi poi sull’evoluzione di queste posizioni. Se modifichiamo il periodo di analisi analizziamo il periodo dal 30 Aprile al 7 Maggio vediamo già dei cambiamenti molto interessanti.

I Risultati di Conte, lanciato ormai alla vittoria della Premer e sempre più convinto di giocarsi con i Blues la Champions l’anno prossimo, lo hanno reso sempre più lontano dalla panchina interista. Un fatto di cui si sono, a malincuore, accorti anche i tifosi. Il risultato di Conte passa infatti al 22%, ben 15 punti percentuali in meno del precedente dato.

Crolla, ed era difficile non aspettarselo, Pioli, considerato già un ex. Cresce nettamente, prendendo la maggioranza dei consensi l’attuale Tecnico della Roma Spalletti con il 43%. Un salto di ben il 22% che si spiega con una crescente convinzione dei tifosi, ma soprattutto con la consapevolezza che tolti i big, tra i tecnici disponibili resta la migliore (e forse unica scelta).

Futuro allenatore @inter: il sogno è #AntonioConte, il più convincente è #spalletti Click To Tweet

Anche in questo caso vige però l’incertezza. A dircelo sono gli alti e bassi giornalieri, sintomo di lampi dettati da dichiarazioni e stampa e di una scelta che pare ancora poco chiara.

Conclusioni

Anche su questi tema le analisi delle conversazioni online hanno detto molto: in primo luogo che Stefano Pioli era già un tecnico con la valigia sin dal suo arrivo per gli utenti e che probabilmente nessun risultato (se non forse la Champions) avrebbe potuto cambiare ciò.

Per il nuovo allenatore gli utenti hanno sì sognato, ma sono tornati ben presto con i piedi per terra. La chimera Conte ha infatti già lasciato spazio al ben più “terreno” Spalletti.

NBA MVP, ecco cosa dice il web

NBA MVP, ecco cosa dice il web

Il più bravo, quello capace di fare la differenza, in poche parole il migliore. Questo è il senso del titolo di MVP (Most Valuable Player) che ogni anno va a premiare il miglior giocatore della regular season. A sancire ciò il celebre Maurice Podoloff Trophy, dedicato al commisioner NBA dal 1946 al 1963.

Un onore toccato ai più grandi: da Michael Jordan a Magic Johnson passando in epoche più recenti a Kobe Bryant e Lebron James. Un onore che quest’anno è conteso come non mai, con diversi dei top player NBA potenzialmente papabili di vincerlo. Il fresco recordman di “triple doppie” Russel Westobrook e il “barba” James Harden autore di una stagione fantastica da point guard (grazie anche alla cura D’Antoni) sono certamente quelli più dibattuti, con i fan del primo a ricordare la straordinarietà della sua regular season mentre quelli del secondo a ricordare il valore (fin qui sempre riconosciuto) delle vittorie di squadra come elemento determinante.

Il prossimo MVP @nba? Ecco chi dovrebbe essere per il web Click To Tweet

Harden e Westbrook, Westbrook e Harden, ma siamo proprio sicuri che siano solo loro i candidati? Ma ora finiscono le chiacchiere da bar e iniziamo a far parlare i dati. Il web ci racconta infatti una realtà ben diversa, con le conversazioni degli utenti di web e social che mettono nella contesa altri due inattesi (ma non troppo) protagonisti.

NBA MVP: parola al web

Il range utilizzato per l’analisi va dal 1 Marzo al 11 Aprile, così da prendere le opinioni più recenti e quindi nate sulla base di tutta (o quasi) la stagione. Evitare i playoff ci permette invece di non inficiare i risultati con le prestazioni che i protagonisti realizzeranno in post season (a noi interessa solo la stagione regolare).

Moltissimi i contenuti trovati su questo topic, ben 1,618,899 post rilevanti, a dimostrazione di un tema caldo e dibattuto.

L’essere e trattare un tema statunitense incide fortemente sulle fonti delle conversazioni: domina Twitter, canale ideale quando si parla di NBA, utilizzatissimo anche da giornalisti e giocatori. Rilevante anche la presenza dei forum, gli spazi più “tecnici” e popolati da veri appassionati.

Andando sui contenuti troviamo conferma a quanto anticipato: la contesa non vede coinvolti solo James Harden e Russel Westbrook. Basta un’occhiata alla word cloud, le parole più presenti nei post analizzati per notare la comparsa del solito Lebron James, capace di spostare seguito e conferme anche in stagioni “normali” (se così vogliamo dire) e di una piccola grande (non per me) sorpresa: Kawhai Leonard. Sorpresa non tanto per la statura assoluta raggiunta dal giocatore degli Spurs quanto per il profilo basso, anche a livello mediatico, che lo contraddistingue. Ben lontano dai clamori suscitati dagli 3 contender.

MVP @nba: corsa a quattro tra @jharden13 @russwest44 @kawhileonard e @KingJames Click To Tweet

NBA MVP: il vincitore per il web

Ma arriviamo al momento clou, chi è che secondo gli utenti web dovrebbe vincere il titolo di MVP per la stagione 2016/17. Westbrook (24%) e Harden (23%) come previsto sono appaiati, ma non per il primo posto. A segnare il passo con un netto 37% è il nuovo leader degli speroni di San Antonio, Kawhi Leonard capace, pare, di convincere non solo gli addetti ai lavori, ma anche il popolo di internet.

Pochi acuti forse, ma una solidità e continuità di prestazioni che non sono passate inosservate ai più. Marzo in particolare ha rinsaldato la posizione di Kawhi, grazie in particolare ad un Tweet di Undisputed (62,5k follower) con annessa questa dichiarazione:

 

Westbrook è andato invece a crescere, grazie all’avvicinarsi e al superamento del record di triple doppie stagionali di oscar Robertson. Aprile l’ha infatti visto predominare sugli altri. Il clamore del record ha senza dubbio avuto un ruolo chiave in ciò. Il picco del 10 Aprile è dovuto ad un tweet (e conseguente valanga di retweet) di Cj McCollum, giocatore dei Portland Trail Blazers, con annesso endorsement in favore di Russ.

 

Non mancano utenti che vedrebbero bene una vittoria ex aequo del titolo da parte di Westbrook e Harden. Molti di questi contenuti provengono da professionisti e giornalisti, più oggettivi e meno legati alla passione che contraddistingue i fan.

 

Se affiniamo la ricerca all’Italia troviamo ulteriori conferme. Un popolo di intenditori siamo: la vittoria di Leonard è ancora più rilevante con un perentorio 47%. Seguono Westbrook con il 22%, mentre Harden e James sono appaiati al 16%.

MVP @nba: per il web deve vincere @kawhileonard @spurs Click To Tweet

Conclusioni

Vedremo se l’opinione del web sarà rispettata e se Leonard riuscirà a portare a casa il titolo. A mio avviso sarà difficile, con Westbrook, ma soprattutto James Harden, favoriti. Il Barba ha dalla sua una strepitosa stagione individuale a cui accompagna però un importante record di franchigia (cosa che non vale per Westbrook).

Vedremo se sarà privilegiata la prestazione individuale o il numero di vittorie. Ad oggi in NBA ha sempre prevalso la seconda (ne sa qualcosa Kobe ed il suo unico titolo di MVP). Certo, ciò che ha fatto Russell è grandioso, ma se dovesse valere la regola del “vince il più forte” non si partirebbe nemmeno a discutere: starei sempre è solo con King James.