La partenza della stagione NBA è ancora lontana, ma arrivano già i primo botti. Lo scossone è arrivato settimana scorsa, quando in modo rapido e sorprendente i Boston Celtics e i Cleveland Cavaliers hanno dato vita ad uno scambio di quelli che lasciano il segno: via lo scontento scudiero di Lebron Kyrie Irving per Isaiah Thomas, Jae Crowder, Ante Zizic e la prima scelta Nets 2018.

Erano mesi che Irving si era esposto chiedendo la trade, stanco di fare il secondo violino e desideroso di poter essere leader franchigia. Una storia che ricalca, in parte, quella di James Harden quando abbandonò un Oklahoma da titolo per andare a fare la star a Houston. Il vero problema è che non parevano esserci occasioni valide per far diventare realtà il desiderio di Uncle Drew senza che Cleveland ci rimettesse troppo.

Dall’altro lato Boston, un team in rapida ripresa grazie al lavoro di Brad Stevens in panchina e quello di Danny Ainge al front office, capace la scorsa stagione di giocarsi la finale di Conference proprio contro Lebron e Irving. Una squadra che questa estate era riuscita a prendere Gordon Hayward, pupillo sin da Butler di Stevens, e tassello importante per rinforzarsi, ma che pareva ancora alla ricerca di quel tocco capace davvero di fargli fare il salto di qualità.

Il mettere sul piatto Thomas, leader della franchigia, ha stupito non pochi, ma era l’unico asset possibile per convincere i Cavs, che a dire il vero avrebbero volentieri evitato la grana Irving, ma che in questo modo portano a casa il massimo possibile.

Le conversazioni online

Una “bomba” del genere non poteva che far scatenare gli utenti dei social, molto attivi quando si parla di sport e di NBA. Quasi 314mila le conversazioni su social e web dal 20 al 27 Agosto, 265mila delle quali nella sola giornata del 22, quella della news. La totale assenza di post precedenti al notizia fa capire quanto fosse improbabile e poco pronosticabile questo scambio.

Andando ad analizzare i topic connessi allo scambio appare chiaro quanto il tema più rilevante sia Kyrie Irving, fatto più che normale per un giocatore della sua levatura. Interessante la presenza tra i topic più discussi di Jae Crowder, il giocatore di “supporto” in questo scambio e di Wojespn, ovvero di Adrian Wojnarowski, bibbia del giornalismo NBA, per molti la principale fonte quando si parla di Basket in USA. Molto defilate invece Thomas, l’altro grande protagonista della Trade e le due franchigie.

scambio Irving - Thomas

Elementi rispettati per lo più anche nella word cloud, le parole più usate nei post riguardanti lo scambio. Da segnalare qui la presenza di PHISICAL, ad anticipare il tema degli ultimi giorni, ovvero le condizioni fisiche di Thomas che starebbero facendo rimodulare la trade.

scambio Irving - Thomas

Il sentiment della rete

Il sentiment riguardo la trade è fortemente neutro (95%), evidenziando una netta maggioranza di post a carattere informativo/giornalistico. In tal senso i retweet dei principali account di informazione sportiva la fanno da padroni. Un fatto per lo più comprensibile, ma non in modo così netto. Quando si spostano giocatori così e ci sono in mezzo squadre amate come i Celtics è facile assistere a post molto più “personali”.

I contenuti restanti vedono una leggere predominanza del positivo (5%), per lo più spiegabile con il maggior numero di utenti pro Celtics, felici dell’arrivo di un potenziale fuoriclasse come Kyrie. Andando ad analizzare questo 5% scopriamo che, escludendo i contenuti neutri, l’emozione dominante è infatti la gioia.

Molti i contenuti entusiastici sull’arrivo a Boston di Irving:

 

 

Non mancano però i post di ringraziamento a Thomas, autore di una stagione strepitosa e vero trascinatore anche fuori dal campo.

 

Solo i prossimi anni ci diranno chi avrà veramente “vinto” in questa trade. Per ora tutti contenti: i Cavs restano competitivi e, grazie alla scelta del 2018, preparano con più tranquillità il futuro, Boston fa un salto importante verso i top team NBA. Le prossime finali di Conference potranno raccontarci molto probabilmente.